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Lorenzo Pedrazzi (blog.screenweek.it)
06.03.2019
Oltre alla solita perizia nelle scene d’azione e al consueto gusto per lo spettacolo visivo, stavolta i Marvel Studios caricano il film di un sottotesto che si potrebbe definire “politico”, frutto sia del movimento Me Too sia del lavoro di Kelly Sue DeConnick, sceneggiatrice che ha ridefinito la figura di Capitan Marvel nel nuovo millennio. È una dichiarazione d’intenti: dopo 11 anni di protagonisti maschili, la situazione è ribaltata. Gli uomini di Captain Marvel non sono decisivi, assolvono a funzioni marginali o di supporto (talvolta come alleggerimento comico), e nell’economia della storia è giusto così. Bisogna accettare l’idea di non essere sempre i protagonisti assoluti, peraltro all’interno di un immaginario dove i supereroi uomini sono già dominanti. Carol Danvers dimostra che un’altra via è possibile, e lo fa con la sana sfacciataggine di chi non ha niente da perdere, avendo già sperimentato quotidianamente il peso della discriminazione. Ma si è sempre rialzata, e continuerà a farlo.

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06.03.2019
Un film caratterizzato da una grande varietà narrativa, e visiva e di toni, che lo rendono capace di intrattenere, come ormai è tradizione per le pellicole del franchise, ma anche di regalare momenti di tenerezza e riflessione. Brie Larson, premio Oscar per Room, è assolutamente perfetta nel ruolo della protagonista e conquista con ironia, forza ed energia. Dopo essere stata descritta a lungo come il personaggio più potente del franchise, nonché quello intorno a cui ruoterà gran parte del futuro della saga, Captain Marvel è qui colta nel suo difficile percorso di riappropriazione di sé, mentre impara a controllare le sue insicurezze e il suo lato emotivo e a non dover più dipendere da nessuno. Captain Marvel è finora uno dei capitoli migliori della saga, accanto ad Infinity War e Black Panther.

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Roberto Giacomelli (www.darksidecinema.it)
06.03.2019
Un femminismo traslato in femminile che non è mai urlato, non si fa mai propaganda modaiola #metoo, come inizialmente si poteva temere, ma riesce ad essere intelligentemente integrato nel corpus stesso del film, forgiandone di fatto la forte personalità. Non è un caso se la gustosa colonna sonora di Captain Marvel contiene alcune delle più riconoscibili hit degli anni ’90, ma quasi tutte rigorosamente femminili come le Hole con Celebrity Skin e i No Doubt con Just a Girl. Captain Marvel è un film profondamente personale, nel senso che pur seguendo pedissequamente il modello vincente che ha affermato il successo dei film Marvel Studios, riesce a distinguersi da tutti gli altri film dell’MCU confermando quella tendenza a caratterizzare gli standalone con forti elementi contraddistintivi. Pregevole, a tal proposito, il lavoro svolto dai registi Anna Boden e Ryan Fleck, entrambi provenienti dal cinema indie Re dalla Tv

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Sandra Martone (www.foxlife.it)
06.03.2019
Brie Larson è la supereroina che tutte aspettavamo, la stella polare del primo blockbuster al femminile targato Marvel. Origin story a 360 gradi che prepara, dal passato, al "gioco finale" degli Avengers,

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Marcello Banfi (movies.gamesource.it)
06.03.2019
Il pregio delle ottime intenzioni e del buon messaggio non riesce però a cancellare i difetti di Captain Marvel. Nel suo cercare di imboccare più strade contemporaneamente (comedy, action, sci-fi e superhero), il film non si riconosce forse in un nessuna categoria. Una generale mancanza di ritmo e di forza lo cassano, oltre a qualche scivolone che rischia di minare la continuity, salvo future spiegazioni. In definitiva, il film riesce ad intrattenere, forse sacrificandosi come episodio “filler” dell’Universo Marvel, ma comunque portando a casa una sana dose di divertimento nostalgico.

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06.03.2019
Captain Marvel è un film che non tradisce il suo genere, presentandosi molto dinamico e in certi punti spettacolare. Segue che le diverse location, divise tra Universo e pianeta Terra, non spezzano in alcun modo il ritmo, catalizzando l’attenzione dello spettatore sulla sequenza di eventi e azioni. Tuttavia le ambientazioni spaziali sono travolgenti e molto più che coinvolgenti, quelle sul pianeta del Sistema Solare sono meno impattanti visivamente, ma riescono a risultare comunque contestualizzate sia narrativamente che con la cultura pop riprodotta. Infine il film rappresenta un anello di congiunzione tra i vari episodi dell’universo cinematografico Marvel. Al suo interno vengono ripresi elementi dei film già usciti e allo stesso tempo si gettano le basi per il futuro. Infatti ben due scene post credit sottolineano tali collegamenti e lasciano intendere un ruolo dell’eroina in Avengers: Endgame.

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06.03.2019
L’universo MARVEL si espande ormai senza freni tra nuovi personaggi e sequel che continuano ad essere annunciati. Quello che bisogna tener presente non è tanto aggiungere protagonisti, incrociare personaggi e far di tutto per fidelizzare lo spettatore bensì realizzare film diversi tra loro, riuscire a portare sempre qualcosa di originale e duraturo perché altrimenti si rischia l’effetto fotocopia e prima o poi anche questo genere passerà di moda. Nonostante i suoi alti e bassi, “Captain Marvel” ha i suoi momenti ben riusciti ma anche certi schemi ripetitivi; resta comunque uno di quei film da vedere non solo per obblighi di continuity ma per il piacere dei suoi tanti lati positivi

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Davide Belardo (darumaview.it)
06.03.2019
Capitan Marvel non è il miglior Marvel di sempre ma è sicuramente uno dei più divertenti di questi primi 10 anni di cine-universo. Unisce nello stesso film la genesi della nuova eroina ma anche l’inizio della storia che conosciamo oggi. Prende in prestito il meglio degli altri Avengers e li mescola in un unico personaggio e in una Brie Larson da urlo. A metà strada tra Captain American, Thor e Iron Man. P.S. Goose numero uno!

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Daria Pomponio (quinlan.it)
06.03.2019
Captain Marvel è la conferma di un talento industrial-narrativo in continua evoluzione, quello della Marvel. Stavolta, certo, l’arma più forte in campo è una donna, ma sappiamo bene che a contare davvero, proprio come per i colleghi maschi, è la sua vera appartenenza, il logo da cui discende.

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Andrea Prosperi (cinema.nerdplanet.it)
06.03.2019
Captain Marvel è un film da vedere? Per gli appassionati del mondo Marvel la risposta è una: assolutamente sì. Nonostante sia molto indipendente, Captain Marvel contiene una vera e propria espansione della nostra conoscenza sul Marvel Cinematic Universe, mostrandoci un periodo di più di un decennio precedente al primo Iron Man, gettando le basi di quanto abbiamo visto negli ultimi undici anni. Allo stesso tempo Captain Marvel rappresenta un blockbuster in grado di rivelarsi davvero importante nel contesto sociale in cui viene proposto, diventando bandiera delle istanze del genere femminile, senza stravolgerlo o maschilizzarlo, ma donando una nuova dignità alla figura delle supereroine: non più il binomio tra l’estremo della donna “maschio” e quello della donna sexy in body, ma una nuova figura, in grado di essere eroica come i suoi colleghi uomini, senza avere nulla in meno di loro.

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Federico Ferrantini (www.mauxa.com)
06.03.2019
[...] un ottimo cast, composto tra gli altri da Brie Larson, Samuel L. Jackson e Annette Bening, capaci di conferire ai personaggi quel quid di profondità, sarcasmo e schiettezza da rendere il film leggero e divertente.

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Stefano Terracina (www.moviestruckers.com)
06.03.2019
Lontano dall’essere un cinecomic veramente rivoluzionario, Captain Marvel non tradisce nella maniera più assoluta la rassicurante godibilità dei film Marvel, né tantomeno quello stile e quella visione – comunque coerenti – canonizzati nel corso di dieci lunghi anni di lotte, inseguimenti, villain e pianeti da salvare, creando addirittura delle dinamiche tipiche da buddy movie (grazie soprattutto ai divertenti siparietti tra la protagonista ed un ringiovanito, meno esperto e decisamente più scanzonato Nick Fury, interpretato sempre da Samuel L. Jackson). Boden e Fleck mettono tantissima carne a fuoco: si rivelano più abili nella gestione di una trama ricca di sorprese e plot twist, meno furbi nel cedere alle logiche della nostalgia derivanti dall’ambientazione e dalla colonna sonora (comunque mai esagerate), e decisamente poco abili nell’orchestrare le sequenze d’azione, che di fatto risultano poco inventive e a tratti deboli. Ciò che resta davvero alla fine della visione di un film che si ricollega direttamente a ciò che gli Avengers sono stati e saranno, è un messaggio positivo di uguaglianza che non manca di sottolineare con vivacità e sicurezza quanto contino – oggi come ieri – l’affermazione e la consapevolezza di sé.

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Ecleto Mucciacciuoli (www.gamesvillage.it)
06.03.2019
Sebbene prenda spunto da discussioni già note del mondo cinematografico, Captain Marvel riesce comunque ad ergersi al di sopra della banalità, il tutto grazie a protagonisti di spessore e una fluidità narrativa di buon gusto. Un’esperienza eccellente dunque, che getta la basi a ciò che sarà il gran finale in Avengers: Endgame, stuzzicando lo spettatore su quel che sarà la Vera Captain Marvel. Tra ideologie pungenti e una folgorante evoluzione catartica dei personaggi protagonisti, la pellicola riesce nel suo intento, in gran parte per merito dell’eccellente interpretazione degli attori, che compensano il mancato impatto visivo che siamo abituati a scorgere in prodotti del genere. Come al solito i superpoteri sono un pretesto per affrontare delle tematiche troppo dolorose da accettare, ma se il maestro Stan Lee ci ha insegnato qualcosa in tutti questi anni è che proprio gli esseri umani che si rialzano dopo ogni sconfitta sono i veri eroi.

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Luigi Toto (www.luigitoto.it)
06.03.2019
La cosa più interessante della storia è come si incastra perfettamente, come un pezzo di puzzle mancante, in tutto quello che è l’Universo Cinematografico Marvel. Come se tutto fosse pianificato, da sempre, prima degli Avengers. Aspettatevi rimandi e collegamenti meravigliosi con il primo film sui vendicatori e anche delle importanti risposte. Carol è potente. Forse la più potente degli eroi che conosciamo, tanto potente da farci pensare che potrebbe fermare anche il più temibile dei villain. La più grande sorpresa? Aspettate i titoli di cosa, c’è una scena di cui parleranno tutti da domani. Carol Danvers cambierà il mondo. E cambierà il Marvel Cinematic Universe.

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Massimiliano Meucci (www.vigamusmagazine.com)
06.03.2019
Captain Marvel è un ottimo assaggio di quello che sarà l’MCU del futuro. Oltre a fornire un ponte diretto con il nuovo lungometraggio dei Vendicatori, infatti, butta delle basi per la struttura dei prossimi lungometraggi supereroistici post Endgame. Qualche piccolo neo, come il mancato approfondimento di un personaggio particolare e lo sviluppo errato di alcune scene d’azione non permettono al lungometraggio di raggiungere un voto eccellente, ma comunque stiamo parlando di una pellicola che va ben oltre le aspettative. Se la Casa delle Idee è riuscita in una tale impresa, non immagino nemmeno lontanamente cosa è riuscita a ideare con il successivo (e tanto atteso) cinecomic in programma. Onestamente non vedo l’ora che arrivi il 24 aprile, per vedere sia la supereroina di nuovo in azione, ma anche per assaggiare la degna conclusione di un piano cinematografico studiato a puntino, che continua ad emozionare grandi e piccini.

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Martina Barone (www.cinematographe.it)
06.03.2019
Come una raffica di fotoni infuocati, Captain Marvel colpisce per la limpidezza del manifesto al femminile e la capacità di integrarlo ad un blockbuster che aggancia e non molla la presa, inaugurando la nuova invincibile coppia formata da Captain Marvel e Nick Fury – un ringiovanito Samuel L. Jackson – e appassionando fino alla sua conclusione. Che, sappiamo tutti, essere poi solo l’inizio.

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Luca Vescotto (www.mangaforever.net)
06.03.2019
Ogni pezzo fa il suo lavoro per completare il puzzle in modo fluido, con un montaggio azzeccato, proprio come i ricordi della protagonista dapprima iper frammentati, poi via via che il film prosegue ricomposti un tassello alla volta per mostrare allo spettatore il quadro generale. Un modo vecchio ma nuovo per raccontare l’ennesima origin story prima che entri a far parte della banda degli Avengers.

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Luca Tomassimi (www.comicus.it)
06.03.2019
Vero e proprio prequel che si svolge negli anni ’90 del MCU (corredato da una colonna sonora da sballo che comprende, tra gli altri, Garbage, No Doubt e Hole), Captain Marvel fornisce risposte a vecchie domande (come ha fatto Nick Fury a perdere un occhio? E il Tesseract ad arrivare sulla Terra?), omaggia classici dei fumetti Marvel come la guerra Kree/Skrull dandone una lettura aderente alla realtà politica attuale e introduce quella che, c’è da scommetterlo, sarà una delle protagoniste principali del futuro dei Marvel Studios.

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Simone Bonaccorso (www.masedomani.com)
06.03.2019
I combattimenti adrenalinici si alternano a momenti più riflessivi, dove lo spettatore è partecipe dell’indagine che Carol e Fury dovranno compiere per scoprire l’obiettivo reale dei loro nemici. Il ritmo non lineare del film, però, non lo rende noioso, ma riesce a tenere sulle spine chi guarda. Anche se, probabilmente, i più intuitivi saranno in grado di capire le trame segrete ben prima della fine della pellicola. Il tutto è intervallato da pochi e ben calibrati momenti comici che non rovinano l’atmosfera generale, ma smorzano i momenti drammatici senza scadere nel banale. Se siete degli appassionati di cinecomic o vi piacciono i film d’azione, Captain Marvel non vi deluderà. Proprio grazie al suo essere ambientato negli anni ’90, inoltre, può essere visto senza alcuna conoscenza pregressa del mondo Marvel al cinema. Non è invece pensabile di poter vedere Avengers: Endgame (in uscita nel 2019) senza aver visto questa pellicola per via delle implicazioni che quest’ultima ha all’interno della trama generale dell’Universo.

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Matteo Campofiorito (spettacoli.leonardo.it)
06.03.2019
Non riveliamo nulla della trama del film che è costellata di colpi di scena, ma possiamo dire che Captain Marvel è ben scritto, divertente ed estremamente “utile” per avere indizi su Avengers: Endgame. Un ottimo film che certamente piacerà a tutti i fan della Marvel. Inoltre grazie a un’ambientazione anni ’90, ricostruita molto bene anche negli oggetti usati dai protagonisti, consentirà un tuffo nel passato a chi ha vissuto quegli anni, regalando anche un’ottima colonna sonora a tema.

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Mattia Chiappani (on.techprincess.it)
06.03.2019
Questo film è uno dei migliori del franchise e, pur arrivando a ridosso del grande evento che sarà Avengers: Endgame, apre diverse possibilità per il futuro. Che sarà senza dubbio luminoso, con Carol Danvers a guidarlo.

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Chiara Guida (www.cinefilos.it)
06.03.2019
Captain Marvel racconta dell’affermazione dell’identità, della formazione dell’eroe che non deve più chiedere il permesso di fare o di essere qualcuno, ma decide chi essere e cosa fare, consapevole finalmente della sua forza. È vero che è una donna ed è vero che finalmente tante bambine troveranno in lei un esempio e un modello (come era già accaduto con Black Panther), ma il film riesce comunque a mandare un messaggio salutare per ogni spettatore, lontano dagli schieramenti o dalle “lotte di genere”, semplicemente a favore dell’affermazione e della consapevolezza di sé.

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Gabriele Barducci (www.thegamesmachine.it)
06.03.2019
Per la prima volta Marvel tenta una narrazione contraria ai suoi modelli standard: ragiona sul bene e sul male, i ruoli di eroe e villain si sovvertono quasi continuamente, ponendo molta attenzione sulla morale conclusiva per ognuno dei personaggi presentati. Si assapora anche una forte contestualizzazione storica, che per il background narrativo sembra voler abbracciare il conflitto arabo-israeliano di metà anni ’90: c’è una storia di guerra, di famiglia e di una terra da riconquistare. Le visioni di entrambe le fazione daranno un respiro inedito al film, almeno finché non si arriva al terzo atto che, inspiegabilmente, appare quasi immemore di quanto fatto fino a quel momento, gettando all’aria ogni buon proposito per restituire un semplice cinema muscolare al femminile, aumentando senza motivo e di colpo il quantitativo di esplosioni e scazzottate.

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Aida Picone (gamesurf.tiscali.it)
06.03.2019
Un buon blockbuster che ha tutte quelle caratteristiche che ci si aspetta di trovare, ma che è in grado di sorprendere con elementi nuovi. Un eroina grintosa e powerful, che di certo non ha mostrato ancora tutto il suo potenziale, pronta a ribaltare le sorti dell’Infinity War. I punti più alti dell’intero film sono le scene di coppia tra Fury e Carol, attimi in cui la comicità è data in mano alla complicità, un rapporto di fiducia che motiva la scelta di Fury nell’affidare a lei le sorti del destino dell’intero universo. Non solo perché è la più potente, ma perché sa che farà la cosa giusta.

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Andrea Fornasiero (www.mymovies.it)
06.03.2019
Un film politico che ha il pregio di aver reso la nuova eroina Marvel simpatica e dotata di un grande senso della giustizia .

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Claudio Scarabozzi (www.badcomics.it)
06.03.2019
Avete mai visto un film di super eroi in cui la parte “super” dell’eroe deve riconnettersi a quella umana, soprattutto in un film di origini? A memoria, non è accaduto granché. Ed invece è proprio la chiave, affascinante, di Captain Marvel, che ci mostra una donna a cui l’autorità vorrebbe insegnare come essere eroica, come mettersi al servizio della giustizia, proponendole un’idea prefabbricata della retta via e spingendola a rinunciare a ciò che ci rende umani e ci definisce: le emozioni, il passato, l’ammirazione per gli esempi che ci hanno forgiato, la capacità di fallire e poi tornare a provare. Un’ottima prospettiva, che ribalta il concetto classico di storia delle origini, che solitamente ci mostra, cronologicamente, l’uomo comune che diviene eroe, che diventa simbolo, che accede al potere. Carol Danvers è già dotata di poteri e costume, ciò a cui deve accedere è identità, è umanità.

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Valerio Sammarco (www.cinematografo.it)
06.03.2019
Proviamo a non andare oltre nello svelare altri dettagli della trama (scopriremo anche come Fury perde l’occhio sinistro), ricca di sorprese e plot twist notevoli. Elementi, questi, che contribuiscono alla riuscita di Captain Marvel, capace con disinvoltura di amalgamare spettacolare visionarietà e intreccio narrativo, procedendo dritto alla meta anche grazie alla doverosa dose di ironia con cui caratterizza situazioni (vedi gatto/flerken) e personaggi (Nick Fury su tutti) che in futuro abbiamo conosciuto in altro modo, senza dimenticare i vari ribaltamenti – e non solo a causa dei mutaforma – che investono altri characters, più o meno secondari. Quello che più conta, però, come detto, è il percorso individuale della supereroina protagonista: un cammino à rebours per ritrovare le origini di se stessa (e dei poteri che possiede), per provare a porre fine ad una guerra ingiusta e per instillare in Nick Fury (involontariamente, certo) il seme degli Avengers che saranno.

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Lorenzo Pietroletti (www.lascimmiapensa.com)
06.03.2019
Captain Marvel presenta una struttura classica del genere ma farcito di brillantissime idee, come quella di parodizzare lo smodato e morboso citazionismo che caratterizza furbescamente gran parte dell’audiovisivo in toto di questi tempi. E infatti, dagli anni ’80 pregni di cultura pop, ci si sposta di un decennio più avanti. Con la differenza che la nostalgia viene completamente azzerata, a tratti ribaltata.n questo senso, Captain Marvel ci mostra il progressivo capovolgimento del mondo e della sua visione, parlando del passato con un occhio più presente. Un microcosmo (o microgalassia) che si propone di essere il punto di riferimento (e di riflessione) di un universo più ampio. E soprattutto presente.

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Luca Ceccotti (cinema.everyeye.it)
06.03.2019
Due parti cinecomic, una buddy cop e un'ultima sci-fi: questo è Captain Marvel, il primo cinecomic del MCU dedicato alla storia d'origini di una supereroina. Brie Larson si dimostra l'incarnazione perfetta di Carol Danvers: grintosa e infaticabile, ironica ma composta, donna nel senso più profondo e moderno. Al fianco del Nick Fury di Samuel L. Jackson tira fuori il meglio del film, in senso cinematografico, dando vita a un duetto sensazionale e formando una delle migliori accoppiate dell'Universo Marvel, mentre da sola è l'apoteosi del femminismo declinato con grazia concettuale e tematica. È un film narrativamente centrato, con una sceneggiatura solida e interpretazioni eccellenti, che però non sa bene (o forse non vuole) muoversi adeguatamente in fase d'azione, che risulta generalmente ben confezionata ma decisamente anonima. Sorprende invece nel montaggio, che dà ritmo e carattere a sequenze importanti, dove l'identità della Danvers è al centro del racconto, così come la piena (ri)scoperta di sé. Una delle migliori origin story dei Marvel Studios, punto di contatto tra l'Universo Spaziale e quello Terrestre prima di Avengers, al quale funge da prequel - così come per Endgame. Un throwback agli anni '90 diretto con grazia e totalmente in focus, energico solo quando serve ma sempre estremamente funzionale, intelligentemente ironico, mai banale.

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06.03.2019
Il film di avventura si regge, l’ambientazione nei Novanta appare credibile (anche se non coerente) e alla fine il punteggio è positivo. Ma con qualche perplessità. Il film non ha la coerenza e la forza ideologica di Black Panther, i toni cupi di Infinity War, la durezza dei Thor migliori, ma fa il suo mestiere. E lo fa bene. Segna una fase di passaggio e, come dicevo sopra, vale per la scena di raccordo alla fine: è sostanzialmente un gigantesco flashback ambientato nel 1995 che serve a spiegare chi è che sta arrivando sulla Terra decimata, come il resto dell’universo, dallo schiocco delle dita di Thanos.

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Raffaele Giasi (www.tomshw.it)
06.03.2019
Captain Marvel è un film davvero godibile, e riesce ad essere quel trampolino di lancio per Avengers Endgame che, di fatto, è anche solo per la sua tempistica d’uscita. Nonostante qualche inciampo e qualche spiegone di troppo, il film riesce nel suo obiettivo di proporre un’eroina potente e divertente, sovrumana ma anche sentimentale, idealmente perfetta per raccogliere l’eredità di Iron Man e Cap che, al di la del loro destino, saranno ben presto un ricordo del MCU. Captain Marvel nel suo connubio tra la spacconeria del primo, e la solida morale del secondo, vuole essere un nuovo inizio, un nuovo punto di riferimento, e seppur con tutto il ritardo di questo mondo rispetto a qualunque altro universo cinematografico, il personaggio porta a compimento il suo lavoro con buona pace di qualunque detrattore.

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Marita Toniolo (www.bestmovie.it)
06.03.2019
Captain Marvel funziona? Merita di essere visto? Per noi è un sì. Il 21mo film della Marvel risponderà a molti degli interrogativi sospesi e lasciati insoluti dagli altri film. È come se andasse a posizionare i pezzi mancanti di un grande puzzle. Film a metà tra legittimazione femminile e consapevolezza di sé, oltre ad avere una protagonista donna, è diretto da Anna Boden (affiancata dal marito Ryan Fleck) e vede anche una partecipazione femminile al montaggio e nella composizione della colonna sonora. A Brie Larson calzano perfettamente i panni di Captain Marvel, ma il contorno di ottimi interpreti come Jude Law, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn e Lashana Lynch – e della guest star felina Goose – offre al film una marcia in più. Ci sono davvero tanti motivi per cui il film merita di essere visto.

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Gabriella Giliberti (multiplayer.it)
06.03.2019
Pur non sorprendendo nella struttura, Captain Marvel è la dimostrazione di quanto il mondo dei fumetti, e quello in generale della cultura pop, sappia veicolare profondi e universali messaggi, anche attraverso l'intrattenimento e il divertimento. Vi sorprenderà scoprire quanto, in realtà, gli eroi sono molto più umani e fragili di quello che si potrebbe immaginare, e Carol Danvers ha saputo come rendere le sue debolezze la sua stessa forza, urlando letteralmente allo spettatore, di qualsiasi tipo o genere, di rialzarsi soprattutto quando saranno gli altri a dirci di restare a terra. Alla fine il segreto è sempre quello: andare oltre la superficie, pure quella di un cinecomic.

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Gabriele Niola (www.badtaste.it)
06.03.2019
Captain Marvel segna anche il momento in cui, a 11 anni dal primo Iron Man e in ritardo rispetto al resto di Hollywood, la Marvel colma una lacuna ormai evidente e porta al cinema la prima protagonista femminile realmente importante, in una storia che inizia con la frase “Non permettere alle emozioni di scavalcare il tuo giudizio” e che è centrata sul ruolo dell’emotività nell’agire della protagonista, zavorra o segreto della sua forza. Brie Larson è il volto perfetto per il ruolo, credibile e ben ancorata al mondo che la circonda, anche se incapace di andare oltre al prestare le fattezze a un personaggio. È semmai Jude Law, come spesso gli capita, a fare un lavoro più raffinato, alternando fascino e sbruffoneria per esprimere più di quel che le battute dicono sul comando, l’essere mentore e relazionarsi agli altri.

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Marcello Paolillo (www.spaziogames.it)
06.03.2019
Captain Marvel è un film che andava prodotto per una moltitudine di motivi. Non è infatti solo l’allaccio perfetto tra Infinity War ed Endgame, ma è anche e soprattutto la dimostrazione che Marvel ha da ora la sua Wonder Woman senza macchia e senza paura. Peccato solo che a conti fatti la pellicola viva dell’attesa spasmodica verso il prossimo film dei fratelli Russo in uscita ad aprile, e che le attenzioni dello spettatore siano quindi focalizzate quasi esclusivamente sui punti di contatto con il capitolo finale della Fase 3 del MCU. Per il resto, benvenuta Carol Danvers. Thanos ha davvero le ore contate, ora più che mai.

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Antonio Cuomo (movieplayer.it)
06.03.2019
Non è solo in quanto protagonista ed eroina che la Larson funziona, ma anche nell'intesa e l'alchimia con l'irresistibile versione giovane di Fury proposta da Samuel L. Jackson: i due interpreti sono perfetti insieme e mettono in piedi dinamiche da Buddy Movie del passato con gestione dei tempi comici e grande disinvoltura e naturalezza. Una componente che da sola vale il film e dà brio e dinamicità alla storia che si muove sullo sfondo di un nostalgico tuffo negli anni '90, con riferimenti intelligenti e ammiccanti alla realtà dell'epoca, da Blockbuster ai videogiochi, dalla tecnologia (imperdibile la gag sulla lentezza dei computer e Windows 95) a, ovviamente, la musica: nella colonna sonora figurano infatti canzoni di Nirvana, No Doubt, Garbage, Hole e altre band in voga nel periodo di riferimento. Elementi che ci consentono di promuovere il progetto, al netto di un paio di riserve: la prima è su una porzione iniziale di storia un po' troppo sviluppata, che fatica a entrare nel vivo; in secondo luogo non tutte le sequenze d'azione ci sono sembrate all'altezza di altri film di questi dieci anni di Marvel Cinematic Universe. Difetti di poco conto che non rovinano la Origin Story di Captain Marvel, che ci lascia con la voglia di reincontrarla il mese prossimo in uno dei prossimi film Marvel in uscita, l'attesissimo Avengers: Endgame.

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Antonio Bracco (www.comingsoon.it)
06.03.2019
Oltre a intrattenere, emozionare e divertire, il cinema è in seconda battuta lo specchio della società. Riflette mode, costumi e filosofie di pensiero e lo può fare passivamente (offrendo al pubblico interpretazioni dell'attualità) e attivamente (facendosi portavoce di punti di vista alternativi). In questi anni in cui si parla di muri da erigere su confini statali e dell'incessante lotta delle femministe per arginare quei maschi che femministi non sono, questo nuovo appuntamento con l'universo Marvel non lascia spazio a equivoci. Captain Marvel è un film femminista e rivolge un invito cristallino a non giudicare chi è diverso e abita al di là del confine perché, chissà, forse sta lottando per la sopravvivenza e non cerca nient'altro se non una nuova casa.

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