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Emanuele Sacchi (www.mymovies.it)
30.05.2019
La mirabile qualità estetica è l'unica dote di un film totalmente privo di drammaticità.

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Emanuele Manco (www.fantasymagazine.it)
30.05.2019
La messa in scena degli scontri, per quanto spettacolare, annoia per lunghezza e per confusione. Fumo, fuoco, acqua, tempeste antartiche di ghiaccio (affrontate a viso scoperto dagli umani. Sic), vorrebbero creare mistero e suspance sui mostri, ma generano solo disturbo e confusione. Di intrattenimento si tratta, ma si è visto di meglio in tal senso.

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Raffaele Meale (quinlan.it)
30.05.2019
Godzilla II – King of the Monsters funziona davvero bene solo quando gli umani sono messi da parte, anche perché poco interessanti sono i problemi famigliari dei Russell come il doppio gioco di questo o di quell’altro personaggio, e perfino il profilo più denso di “significato”, vale a dire il professor Serizawa interpretato da Ken Watanabe, viene ridotto a un livello basico, completamente superficiale.

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Gian Luca Pisacane (www.cinematografo.it)
30.05.2019
Il ring sono le nostre metropoli, che si sgretolano, fatte a pezzi dal furore di creature millenarie. Godzilla II – King Of The Monsters è un’esperienza imponente, un’indigestione di effetti speciali degna di un appetito pantagruelico.

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Peter Travers (www.rollingstone.it)
30.05.2019
Il nuovo Godzilla è una palude di catrame digitale, nemmeno divertente. Una regia pigra con attori stanchi: il prezzo del biglietto però è giustificato dalle meraviglie tecniche e degli effetti speciali che animano i Titani.

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Massimo Vozza (www.awardstoday.it)
30.05.2019
Peccato che il film perda di vista quella che sarebbe dovuta essere la sua essenza, trattandola in maniera superficiale e scontata e usandola solo come pretesto per poter costruire sequenze d’azione zeppe di effetti speciali. Sequenze nelle quali l’essere umano è sì coinvolto in prima persona ma non crea mai un vera e propria simbiosi con noi spettatori in sala, eccessivamente rilassati davanti alla catastrofe. Il problema sta non solo in una regia (di Michael Dougherty) standardizzata per un film del genere ma anche nella poca attenzione dedicata ai troppi personaggi. Si alternano (per oltre due ore) alcuni dialoghi didascalici e delle battute che invece di risultare epiche cadono nel ridicolo in più occasioni a delle sequenze spettacolari ma fredde. La maestosità delle creature ritenute leggendarie che si combattono nel terzo atto, inoltre, viene a volte affievolita dalla camera ad altezza mostro.

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Vittorio De Agrò (paroleacolori.com)
30.05.2019
Un sequel visivamente spettacolare ma narrativamente inutile.

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Roberta Manfredi Bruno (cinemio.it)
30.05.2019
Il film pur essendo un trionfo degli effetti speciali è scontatissimo. Rispetto al primo c’è un leggero miglioramento: gli uomini non sono più formichine che assistono passivamente alla guerra tra titani ma cercano di fare di tutto per supportare Godzilla che passa da mostro a eroe. Ad un certo punto del film sembra di avere davanti un’accozzaglia di mostri, Rodan e Mothra sono stati sfruttati veramente male. L’unico nemico interessante è Ghidorah, ma io mi chiedo: ne è valsa la pena sfruttarlo così in questo film?

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Fabio Giusti (www.spettacolo.eu)
30.05.2019
Al netto di uno spettacolo visivo di indubbia grandeur, quello che resta a fine visione è un profondo senso di incompiutezza, amplificata da una coralità che, piuttosto che ampliare o approfondire l’intreccio, lo frammenta inutilmente. Il poco spazio dedicato ai singoli personaggi ne rende infatti inintelleggibili la maggior parte delle scelte. Seguiamo quindi questi idealtipi bidimensionali – il padre di famiglia prima assente e poi angosciato per le sorti della figlia, lo scienziato ha già capito tutto in anticipo e la ragazzina (Millie Bobby Brown, la Undici di Stranger Things) vista come unico baluardo di innocenza – spostarsi da un luogo all’altro su elicotteri che sembrano dotati di teletrasporto, spiegando di continuo cosa hanno intenzione di fare di lì alla scena successiva.

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William Maga (www.ilcineocchio.it)
30.05.2019
Il regista spreca l'enorme potenziale a disposizione, optando per una trama in cui abbondano i cliché, l'oscurità e le parole piuttosto che puntare forte sugli scontri tra i mostri e la devastazione cieca.

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Valerio Brandi (www.lascimmiapensa.com)
30.05.2019
Godzilla II – King of the Monsters è quindi visivamente maestoso, ma anche molto poetico: la sceneggiatura ci offre tanti spunti di riflessione, a partire da due differenti visioni di nichilismo. Nichilismo a cui si contrappone la speranza, anche nei confronti di un essere che nonostante le sue vecchie apparizioni è in ogni caso misterioso, forse è dalla parte dell’umanità, della giustizia, dell’equilibrio… oppure no?

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Gabriele Barducci (www.thegamesmachine.it)
30.05.2019
Spazio all’azione sfrontata, alla costruzione di un blockbuster di dimensioni incredibili e gloriosamente feroce per ritmo e messinscena, che non dimentica mai le sue origni (ci sono almeno due momenti ripresi fedelmente dal primo e quarto capitolo della primissima saga di Godzilla, datati rispettivamente 1954 e 1964) e sacrifica consapevolmente il ruolo degli umani, lasciandogli mere cornici da infiocchettare attorno al lucertolone e alle sue nemesi.

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Antonio Bracco (www.comingsoon.it)
30.05.2019
Il film riprende lo stile plumbeo del suo predecessore e lo ripropone in una versione più sovraccarica di radioattività, così come la storia vuole per Godzilla. Piove sempre, perché i mostri incombono e l'umanità è sull'orlo della fine, ma la regia di Dougherty si muove agile nel cielo, a terra e sottoterra, in città e tra i ghiacci, senza lasciare che la cupezza prenda mai il sopravvento. Chi insegue film che somiglino ad attrazioni di parchi divertimento, può aggiungere alla lista Godzilla II: King of the Monsters che è un gran bel giro di giostra.

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Paolo Nizza (tg24.sky.it)
30.05.2019
Anche chi non è un habitué del lucertolone radioattivo avrà modo di apprezzare le qualità di questo terzetto di Titani. Le battaglie tra i giganti sono divertenti e ben realizzate In fondo la morale del film è nella battuta pronunciata dall'ufficiale Barnes, interpretato da O'Shea Jackson Jr. (figlio del rapper Ice Cube) "È il mondo è di Godzilla, noi ci viviamo soltanto".

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30.05.2019
Grandi effetti speciali e poco altro in Godzilla II - King of the Monsters, pellicola avara di ironia e freschezza nei dialoghi che si regge su un'esile trama soppiantata dai mostruosi combattimenti tra kaiju. Ci si augura un futuro migliore per il MonsterVerse.

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Giuseppe Sallustio (www.anonimacinefili.it)
30.05.2019
Godzilla II – King Of The Monsters punta soprattutto a divertire lo spettatore. Nonostante la pellicola di Dougherty riprenda alcuni concetti di natura ecologista del primo film, in questo nuovo capitolo la tematica green è solo un pretesto narrativo in funzione del vero punto d’interesse del lungometraggio ovvero la lotta tra Godzilla e gli altri mostri che appartengono all’universo della Toho (due su tutti, King Ghidorah e Rodan). In merito a quest’aspetto, non si può non ammirare il grande lavoro svolto da Guillaume Rocheron (premio Oscar per Vita di Pi) e dal numeroso team responsabile degli effetti visivi e del sound design; i molteplici scontri tra le leggendarie creature sono una gioia per gli occhi e le orecchie, in grado di entusiasmare grandi e piccini.

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Roberto Giacomelli (www.darksidecinema.it)
30.05.2019
Da una parte abbiamo un oggetto che rispetta la tradizione del kaiju-eiga e dona ai suoi spettatori uno dei film più genuini e appassionanti del genere; dall’altra abbiamo un’opera sicuramente imperfetta, discontinua nel ritmo e con una scrittura poco curata che probabilmente non soddisferà il cinefilo "generalista". Eh si, perché Godzilla II: King of the Monster, più del suo predecessore e del “cugino” Kong: Skull Island, è un film che parla all’appassionato di monster movie, lo coccola e gli dona il film di mostri (con mostri leggendari) che ha sempre sognato. Non un film per tutti, dunque, ma un film che tutti i fan di Godzilla (e Ghidorah) ameranno alla follia.

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30.05.2019
Il film non sa bene che farsene di icone leggendarie dell’universo kaiju di provenienza, come Ghidorah, Mothra e Rodan, e il risultato è una gestione terrificantemente confusionaria di tutte le anime tirate in ballo, dalla linea narrativa a quella spettacolare, fino a quella di caratterizzazione dei vari Titani, tutti delineati in una maniera talmente vaga da essere difficilmente accettabile per il livello di dettaglio raggiunto da operazioni simili in tempi recenti.

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Federica Borghi (www.nerdpool.it)
30.05.2019
Il pubblico interessato esclusivamente allo scontro tra Godzilla e Ghidora non resterà deluso. In Godzilla II: King of the Monsters gli scontri tra queste bestie colossali ci sono e sono visivamente eccezionali. Nel complesso è un film che intrattiene pur non essendo molto innovativo. Una cosa è quasi certa, presto Godzilla affronterà King Kong. Chi vincerà questo epico scontro?

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Ivo Silvestro (www.laregione.ch)
29.05.2019
È il peggior film visto quest’anno; eppure non se ne può scrivere così male, di ‘Godzilla II: King of Monster’. Certo è prevedibile e scontato, ma dopo la prima mezzora in cui si affastellano cliché hollywodiani con fare quasi enciclopedico, si rimane catturati e diventa quasi divertente, vedere gli eroi che rimangono immobili a guardare il gigantesco mostro di turno, aspettando la fine della scena per accorgersi che forse è il caso di scappare – non che serva a molto, scappare: all’ultimo secondo arriva la cavalleria (perlopiù sotto forma di Godzilla) a salvare i protagonisti.

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Marco Albanese (stanzedicinema.com)
29.05.2019
Peccato che la sceneggiatura pedestre del film, persegua questa tattica, senza una strategia complessiva e alterni meccanicamente, set e ambientazioni con una scansione robotica, che comincia ad annoiare dopo 10 minuti. Non solo, ma se gli scontri tra i titani catturano anche l’occhio dello spettatore, travolto dal risveglio di queste creature ancestrali e dalla loro apparente invincibilità, non appena il registro passa invariabilmente al dramma degli umani, il film cade in un buco nero di scrittura sciatta, dialoghi puerili, svolte narrative telefonate.

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Lorenzo Fantoni (www.wired.it)
29.05.2019
Godzilla e Ghidorah rappresentano i due antipodi del potere: preservazione e tirannia, tempesta e creazione, due regnanti in lotta con i rispettivi alleati e avversari che vedono nell’uomo solo qualcosa che capita mentre viene deciso il futuro. Cioè che più sorprende in King of Monsters è l’espressività di questi titani, che pur non parlando riescono perfettamente a mostrare il loro stato d’animo. La rabbia, il dolore, la rivalsa, la fatica e l’esaltazione dello scontro. Uno spettacolo visivo solenne, impreziosito da un gioco di luci e ombre che dà a ogni kaiju il suo colore di appartenenza, come se fossero bandiere di condottieri medievali.

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Valentina Ariete (multiplayer.it)
29.05.2019
Godzilla: King of the Monsters non ha nessuna ambizione se non quella di realizzare un grande film di intrattenimento per gli amanti dei mostri: Godzilla, Mothra, Rodan e King Ghidorah se le danno di santa ragione e i protagonisti umani, così come gli spettatori, non possono che guardare ammirati a bocca aperta. Un buon titolo di passaggio del MonsterVerse di Legendary Pictures, in attesa di Godzilla vs. Kong.

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Federico Vascotto (www.mangaforever.net)
29.05.2019
La parte più riuscita di Godzilla II è la parte umana, tanto cara al genere sci-fi perché quella che fa avvicinare lo spettatore. E’ nei messaggi, nei sottotesti, nelle metafore, nei dialoghi aperti, proprio nel personaggio di Vera Farmiga che l’umanità di oggi si riassume, si scontra e si fa domande dalle difficili risposte. Scienziata, madre, donna disposta a tutto. E’ proprio nelle donne piuttosto che negli uomini del film (Chandler, un ritrovato Ken Watanabe) che sembra essere custodita la chiave, la risposta, la cura, la soluzione.L’impianto scenico rimane comunque tutt’altro che povero, omaggia e amplifica il genere di riferimento, in una messa in scena mastodontica e mostruosa che cerca di alzare sempre di più il tiro nelle scene d’azione e di mostrare i muscoli, nei campi lunghi e lunghissimi della devastazione in contrapposizione ai primi piani e ai dettagli della parti del corpo (come gli occhi) dei Titani.

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Simone Di Gregorio (gameplay.cafe)
29.05.2019
Godzilla II: King of the Monsters è un ottimo monster movie che più del primo capitolo riesce a sorprendere per qualità di immagini e valori produttivi, folgorando con composizioni clamorose in fotografia e mettendo in piedi fin dall’inizio un ritmo straripante mai contenuto o in qualche modo mediato. Certo, i topos narrativi non sono assenti e l’intreccio si conferma dunque prevedibile e creativamente stagnante, ma dopotutto non può apparire corretto cercare di vedere in un’opera quello che in assoluto non si prefigura essere, sviandone concept e natura; Godzilla II vuole apparire come una devastante bomba termonucleare di colori ed azione, un prodotto di intrattenimento che mette da parte l’uomo per porre al suo centro la sacra figura dei kaiju, veri ed unici protagonisti dello splendido esperimento che risponde al nome di MonsterVerse. Tra un anno ne vedremo delle belle.

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Gabriele Niola (www.badtaste.it)
29.05.2019
Godzilla II: King Of The Monsters non sarà (e non vuole essere) un’opera completa ma è un film di mostri davvero tra i più inappuntabili. Nonostante sia costretto a giocarsi la carta Pacific Rim (gli scontri avvengono spesso al buio, sotto la pioggia, così che si veda meno e gli effetti visivi risultino impeccabili), la coreografia degli scontri e l’economia dei piccoli umani nel mezzo è sempre stupefacente, gigantesca ed epica. Dougherty mette in scena qualcosa di immenso, carico di radiazioni e di desiderio di menare le mani, che si scontra davanti agli occhi di umani che provano a sopravvivere.

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Lucia Tedesco (www.cinematographe.it)
29.05.2019
Godzilla II funziona molto bene come film di mostri, sceglie di enfatizzare unicamente l’azione e le lotte tra Godzilla e gli altri Titani. Ciò che manca davvero è uno sviluppo concreto, un filo narrativo che colleghi queste creature alle loro origini leggendarie. Godzilla II – King of the Monsters pur rimanendo fedele ai film originali di Kaiju, non riesce a intercettarne l’epica.

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Damiano Panattoni (hotcorn.com)
29.05.2019
Pur essendo Godzilla II un ottimo film d’eintrattenimento, è chiara la sua accusa al mondo moderno, che schiaccia e distrugge. Invece che raccogliere, capire, difendere. Allora, la corsa finale, in mezzo ad immagini e sequenze maestose dove risalta la fotografia prima blu e poi ocra di Lawrence Sher, deve necessariamente puntare ad una salvezza che passa dal cielo fino alle profondità marine. Culla perfetta dove custodire il segreto di una leggenda popolare tramandata di epoca in epoca. Generando quell’epica cinematografica necessaria per sconvolgere, divertire ed emozionare. Saga dopo saga.

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Mattia Ferrari (www.tomshw.it)
29.05.2019
E’ il caso di dirlo: ogni scena di Godzilla II: King of the Monsters in cui i Titani si affrontano è maestosa, chiassosa e di grande, grandissimo intrattenimento. Manca l’eleganza alla regia che Edwards padroneggiava perfettamente, ma per chi cerca solo il puro spettacolo l’ultima mezz’ora è oro puro.

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Francesca Gatti (nerdando.com)
29.05.2019
Godzilla II – King of the Monsters è il degno seguito di Godzilla, la pellicola del 2014. Intrattiene, emoziona, coinvolge ma non impegna: è il classico film con mostri giganti che combattono irruentemente per il dominio assoluto, ma realizzato con quegli effetti speciali abbastanza contemporanei da ridurre al minimo la componente trash.

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Nicola De Santis (www.ecodelcinema.com)
29.05.2019
Anche sul fronte della sceneggiatura, “Godzilla 2” non eccelle. I personaggi umani sono soltanto figurine bidimensionali, le cui storie fanno da intermezzo agli scontri tra i mostri. Le loro azioni a volte procedono seguendo binari facilmente prevedibili, altre volte sono irrazionali e ingiustificate. Non ci si affeziona a loro, perciò non si prova alcuna empatia per le loro storie. Al vero protagonista del film, il buon lucertolone gigante, non viene lasciato sufficiente spazio per permetterci di provare affezione nei suoi confronti. Lo vediamo soltanto arrivare, fare a botte con il mostro di turno, e nuovamente sparire senza lasciare traccia. Se il film gli avesse dedicato più tempo ed interazioni, Godzilla sarebbe diventato un “main character” più interessante da seguire, sicuramente molto più dei suoi “animaletti domestici” umani.

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Marco Minniti (www.asburymovies.it)
29.05.2019
Roboante e genuinamente infantile, naïf come sa esserlo un blockbuster che porta allo status di materiale hollywoodiano e mainstream la rimasticazione di un’estetica da b-movie – attentamente studiata e assimilata – Godzilla II – King of The Monsters offre le sue robuste dosi di intrattenimento, disseminando qua e là almeno qualche traccia delle sue origini cinematografiche (ne è un esempio la citazione del nome dell’arma ripresa dal primo Godzilla del 1954, l’oxygen destroyer). Quello del film di Dougherty, per difettoso che sia a livello di sceneggiatura, è se non altro un esempio di blockbuster di fronte al quale ci si può sedere, abbandonandosi alla sua estetica e al suo ritmo, senza complessi di colpa di sorta: un risultato in fondo non così frequente, nel suo contesto di riferimento. Ci si può accontentare.

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Fabio Di Pino (www.cartoonmag.it)
29.05.2019
La storia è la solita, un sequel abbastanza fiacco che mira sulla spettacolarità degli effetti speciali e di uno dei protagonisti (in cgi) primari (san Godzilla luminoso) che sembra appena uscito da un ciclo di sedute da body builder. 4 stelle su 5 per gli effetti speciali, 1 su 5 in genere per la noia di fondo dell’opera. Diciamo che siamo su un 2,5 anzi 3 su 5 stelle (perché sono di manica larga).

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Roberto Leofrigio (www.talkymedia.it)
29.05.2019
Un cast perfetto tra cui teniamo particolarmente a cuore Ken Watanabe , quasi la controparte di Godzilla, o Gojiira, l’anima giapponese di questa pellicola made in Hollywood. Un Film che scorre in modo perfetto e che ci mostra quello che ogni spettatore vuole vedere, ovvero uno scontro epico tra mostri che non possono esistere nella realtà, ma che in realtà esistono (almeno sullo schermo cinematografico). Come nella precedente pellicola, e anche nell’altrettanto affascinante Kong Skull Island, che viene citato (lasciando trapelare uno degli scontri futuri che tutti attendono), la sospensione della realtà grazie al cinema funziona perfettamente e come detto prima, e probabilmente questo è il vero segreto di questa nuova saga.

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Roberto Vicario (gamesurf.tiscali.it)
29.05.2019
Godzilla II: King of the Mosters poteva ambire a qualcosa di più di un semplice "bel film". Poteva davvero rappresentare un prodotto forte e valido sotto tutti i punti di vista. Invece, purtroppo, ad uscirne con le ossa un po' rotte è proprio la componente umana e recitata del film, racchiusa all'interno di personaggi stereotipati e una serie di cliché e citazioni, che appiattiscono un po' il ritmo. Ma non vi preoccupate, quando i mostri entrano in azione è goduria vera e tangibile.

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Francesco Santini (www.filmpost.it)
29.05.2019
Un film che utilizza vecchi schemi di genere e che cerca di “ammaliare” il pubblico puntando tutto sulla spettacolarità di scene action pompate al limite della più moderna CG. Trama e personaggi che non vanno oltre al semplice pretesto di farci vivere questa battaglia tra mostri giganteschi in una serie di scenari da fine del mondo. Difficile anche capire quale sia il pubblico più adatto per Godzilla 2, anche se probabilmente il migliore sono i bambini. A nostro avviso il film è un fallimento sotto diversi punti di vista, ma non ce ne stupiamo neanche più di tanto. Ben venga dunque l’evasione dalla realtà grazie al cinema, ma non grazie a Godzilla 2, un prodotto da dimenticare.

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Gian Luca Pisacane (www.film.it)
29.05.2019
Godzilla II: King of the Monsters scatena tutto il suo potenziale, non accetta di essere il capitolo intermedio di un nuovo franchise. Gioca bene con l’immaginario, è un piacere per gli occhi nel suo delirio allucinato. L’orgia di effetti speciali, i richiami all’epica, l’incredibile che diventa reale. Puro entertainment: esplosioni a catena, bombardamenti a tappeto, conflitti impossibili. E a un certo punto ci troviamo anche in uno stadio. Perché, in fondo, Godzilla e compagni non sono altro che gladiatori moderni, pronti a divertire le platee di ogni continente.

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Emanuele Massetti (www.gamelegends.it)
29.05.2019
Questo deludente sequel è tutto più impostato verso l’intrattenimento puro, verso lo spettacolo caotico e sbrigativo scevro da sottigliezze ingombranti per lo spettatore più attento. Un prodotto concepito per divertire in quel preciso istante ed essere dimenticato nel giro di pochi minuti una volta usciti della sala. Un seguito depotenziato e più frivolo rispetto al precedente, frettoloso nell’incastrare quel tassello per passare al prossimo capitolo, senza ambizioni o un vago segno distintivo di autorialità che possa prevalere sull’azione imperate, attua a coltivare un atavico approccio al film dal consumo immediato. Chi cerca solo questo non resterà deluso.

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Antonio Cuomo (movieplayer.it)
29.05.2019
Se siete tra quelli che hanno amato alcune incarnazioni più riflessive dell'universo di Godzilla allora è probabile che l'impostazione scelta dal nuovo regista Michael Dougherty non faccia per voi, perché sacrifica l'approfondimento a vantaggio dello spettacolo. Se invece pensate che un film di Godzilla debba essere l'occasione per mettere in scena lotte furiose e vigorose tra esseri imponenti, allora non potete lasciarvelo sfuggire perché da questo punto di vista è tra le cose più esaltanti viste su grande schermo.

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Andrea Prosperi (cinema.nerdplanet.it)
29.05.2019
Se cercate disastri, catastrofi, leggendarie creature e due ore di adrenalina, Godzilla II King of the Monsters è il film che fa per voi.

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Luca Ceccotti (cinema.everyeye.it)
29.05.2019
Godzilla II - King of the Monsters è uno dei più feroci e devastanti blockbuster degli ultimi anni, che fa delle proporzioni esagerate e di un utilizzo della luce davvero sontuoso i suoi principali punti di forza tecnici. Al centro di tutto, due condottieri: Godzilla e Ghidorah. Dietro di loro, il resto: regni, kaiju, umani, distruzione, apocalisse e messaggi ambientalisti. È la perfetta traslazione cinematografica del Colosso di Goya, della brutalità della guerra e della natura, dei mostri nati dal sonno della ragione e da ideali corrotti da una perversa ambizione personale. È anche un film d'azione che sa essere meravigliosamente disarmante nella sua bellezza, spaventare per alcune sbavature nella trama e nell'evoluzione dei personaggi, entusiasmare in diversi scontri accessi, sotto ai colpi dei quali tutto si fa piccolo e inutile. È eccesso misurato ed esagerazione megatonica: un'esplosione cinematografica di proporzioni pazzesche dedicata alla frastornante sensazione di insignificanza che ci rende umani.

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