
Diaz - Don't clean up this blood
Non lavate questo sangue
Data Uscita: 13 Aprile 2012
(Italia • 2012) Diaz- Don't clean up this blood

Laura. c (ScreenWeek)
10.04.2012
Quello che colpisce è come Vicari ha strutturato il film, in modo da renderlo ancora più straziante per lo spettatore ma anche denso di suggestioni che si affrancano dall’ideologia, e aiutano a rintracciare il senso sia dell’accaduto sia dell’opera del regista.

gabriele farina
18.04.2012
Proviamo per un momento, in apertura di recensione, a mettere da parte la denuncia sociale, la veridicità dei fatti narrati ed addirittura delle violenze mostrate per concentrarci sul valore artistico di Diaz

Glauco Almonte (Cinema del Silenzio)
13.04.2012
Vicari riapre ogni ferita rimarginata attenendosi agli atti processuali, pensando il film come fosse un documentario.

Riccardo Balzano (trailersland.com)
13.04.2012
E’ uno dei film-colossi italiani più costosi di sempre, tra i più violenti ed espliciti, anche tra i più sconfortanti, che sublima in poesia macabra nell’indagine sulla dignità della persona.

Valeria Vinzani (www.filmforlife.org)
13.04.2012
Quando i diritti umani vengono calpestati con cruda violenza!

Marco Spagnoli (Everyeye)
12.04.2012
Interessante e travolgente, Diaz non è un film facile e soprattutto non è un’opera che vuole ripercorrere i fatti del 2001 in maniera acritica. Vicari si schiera apertamente contro quanto accaduto, puntando il dito contro una serie di violenze spaventose.

Marita Toniolo (BestMovie)
12.04.2012
Quello di Vicari è cinema con la C maiuscola: teso come un horror di Carpenter, più avvincente di un catastrophic movie di Emmerich, vanta una confezione pregiata, un montaggio serratissimo e persino riprese aeree degne del migliore crime-movie.

Vito Miraglia (Dazebao)
10.04.2012
Oltre alla violenza e al sadismo degli agenti impegnati nel pestaggio, Vicari riesce a sottolineare con efficacia l’impegno profuso dai responsabili nel discolparsi, la loro volontà di minimizzare.

Elena Pedoto (Everyeye)
10.04.2012
Vicari torna sui fatti del G8 di Genova riaprendo il dibattito ‘sull’ingiustificatezza e sull’ingiustificabilità’ della vicenda. Grane linearità e senso del ritmo assestano con Diaz un pugno allo stomaco.

Giancarlo Zappoli (MyMovies)
10.04.2012
Il film di Vicari si colloca all'interno del cinema di denuncia civile di cui Rosi e Lizzani sono stati maestri e che richiama, per la forza e la lucida coerenza della narrazione il Costa Gavras di Z- L'orgia del potere.

Cinefilos (Cinefilos.it)
06.04.2012
Il film appare come un atto di giustizia nei confronti delle vittime di quelle violenze. Inoltre, ci ripropone nella sua limpida efficacia, oggi, interrogativi pesanti sulla natura della democrazia nel nostro paese, su cosa essa sia stata finora e su cosa vogliamo essa sia in futuro;
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