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gabriele farina
04.09.2012
Sorprendente (o forse no) come dalla Spagna negli ultimi dieci anni siano arrivati alcuni dei migliori prodotti cinematografici, le migliori soprese. Eva si inserisce perfettamente in questo filone e Kike Maillo firma così un esordio memorabile.

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Iva Palmieri (Dazebao)
30.08.2012
Nonostante gli sforzi dei suoi interpreti, il risultato finale non è all'altezza delle aspettative: la trama è lacunosa in più punti e il ritmo lento e drammatico non si addice a quello che dovrebbe essere un thriller-fantascientifico.

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Giuliana Molteni (MovieSushi)
30.08.2012
Kike Maíllo, della scuola di Guillermo Del Toro, mette in scena una sua versione del rapporto uomo/robot, demiurgo/creatura, ricca di molteplici letture. Il film, sobrio e delicato, lascia un ricordo malinconico grazie anche alla sensibile interpretazione di un buon cast.

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Matteo Brufatto (FilmUp)
30.08.2012
La storia non è di certo nuova per chi mastica un po’di fantascienza, ma ritornare all’essenza del genere grazie a questa spoliazione dei fronzoli del cinema americano è un vero toccasana: il plot scorre veloce, vivido e tocca in profondità. Una vera sorpresa.

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Giuseppina Caliento (Eco del Cinema)
30.08.2012
Il primo lungometraggio del regista Kike Maíllo punta davvero in alto: tutto appare reale e tangibile, persino i sentimenti, ed è proprio per questo, che un film sui robot, arriva a commuovere.

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Alessia Paris (Cinema del silenzio)
30.08.2012
Di fantascientifico c’è solo il genere del film; Kike Maillo riesce a far immergere lo spettatore nella sua storia cyberg-umana con una semplicità disarmante. Eva è un film che lascia tanto spazio alla fantasia quanto alla constatazione di un’imminente e sempre più probabile realtà.

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Maurizio Encari (Everyeye)
30.08.2012
Eva è un film che esce fuori da qualsiasi genere: fantascienza, dramma, thriller sono fusi in questo perfetto concentrato di emozioni, che non ha nulla da invidiare ai classici del genere. A un passo dal capolavoro, un'opera che tiene incollati sino alla fine.

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Gabriele Niola (BadTaste)
28.08.2012
Se solo Maillo non fosse così attaccato a trovate carine ma futili, forse Eva avrebbe avuto il tempo di applicare le sue buone idee visive ad un dilemma più alto di quello meramente pinocchiesco. Si ha la sensazione di aver perso una buona occasione per un film di fantascienza europeo di valore.

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Marzia Gandolfi (MyMovies)
28.08.2012
Cortocircuitando attori e cyborg, materia organica e inorganica, Maíllo crea un futuro che viene dal passato ed è già presente, dove gli uomini convivono con robot meccanici, di cui sviluppano l'aspetto emotivo e quello sentimentale.

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Luciana Morelli (Movieplayer)
28.08.2012
Piccolo gioiello del cinema spagnolo capace di combinare perfettamente fantascienza, dramma introspettivo e analisi sociologica in una fiaba cibernetica.

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Valerio Sammarco (Cinematografo)
28.08.2012
E’ un film che forse non racconta nulla di nuovo, ma che tenta di porre ulteriori interrogativi sulla già battutissima strada, letteraria e cinematografica, dell’interazione uomo-macchina: finale coraggioso.

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